Oltre ai numerosi preparati e modelli anatomici suddivisi in varie sezioni (osteologia, angiologia, splancnologia, embriologia), il Museo di Anatomia Umana “Filippo Civinini” conserva preziose raccolte archeologiche, tra cui una mummia egizia con sarcofago, e poi mummiecorredi funerari e vasi precolombiani, raccolti dal medico e studioso Carlo Regnoli nella seconda metà dell’Ottocento. L’esposizione museale è completata dalla Galleria de Busti, con gessi di antichi anatomisti, e dalla Galleria Mascagni, dove sono esposte le tavole anatomiche di Paolo Mascagni (1755-1815). Il visitatore si troverà di fronte a un appassionante intreccio fra studio del corpo umano, arte e storia.

Pisa è stata una delle prime città universitarie a possedere una Scuola Anatomica: l’insegnamento dell’Anatomia Umana iniziò per volontà di Cosimo I dei Medici che fece costruire un Teatro Anatomico. In quel periodo, il famoso Andrea Vesalio (1514-1564), considerato il padre dell’anatomia moderna, fu chiamato a Pisa per effettuare dissezioni. Dopo Vesalio, altri illustri maestri insegnarono anatomia nella Scuola Pisana, fra cui Realdo Colombo (dal 1545 al 1548), Gabriele Falloppio (dal 1548 al 1551), Carlo Fracassati (dal 1665 al 1668), Lorenzo Bellini (dal 1668 al 1703), Paolo Mascagni (nel 1800), Filippo Civinini (dal 1835 al 1842) e Filippo Pacini (dal 1844 al 1846). Furono queste le basi per la nascita del Museo di Anatomia Umana a Pisa.

Il Museo fu inizialmente allestito agli inizi dell’Ottocento da Tommaso Biancini, dissettore e professore di Anatomia. Dal 1834 Filippo Civinini, a cui il museo è intitolato, ne continuò l’opera di sistemazione e catalogazione e lo inaugurò con il nome di Gabinetto Anatomico, soprattutto in vista della Prima Riunione degli Scienziati Italiani, tenuta a Pisa nel 1839. Nel 1841 i preparati conservati erano già 1327, ad oggi sono circa 3400.

 

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